L’Autismo rientra come entità clinica nel cosiddetto “Disturbo pervasivo dello sviluppo” e comporta una compromissione della normale crescita intellettuale ed emotiva del bambino, ma non di quella fisica , con compromissione delle aree: dell’interazione sociale, della comunicativa, del comportamento, degli interessi, delle attività. L’esordio può manifestarsi in due modi: con alterazioni presenti fin dai primi mesi di vita e progressivo peggioramento, oppure, dopo uno sviluppo normale dei primi mesi di vita, con una brusca regressione intorno ai 18 mesi. Sono diversi i segni di riconoscimento che portano alla diagnosi:
– nell’interazione sociale: il bambino non guarda negli occhi, evita il contatto fisico, ha una ridotta mimica facciale, si isola, fa scarso uso di gesti comunicativi e di interscambio con gli altri…
– nella comunicazione: ritardo o assenza di linguaggio, ripete le parole senza capirne il significato, ha scarsa capacità imitativa (non fa finta di…)
– nel comportamento: agita e/o batte le mani (stereotipie sensomotorie), cammina sulle punte, si dondola (assume posture o andature bizzarre) si interessa solo a parti di oggetti (es. bottoni, ruote…) è attratto da giochi meccanici, elettrodomestici in movimento, allinea giochi in modo ripetitivo (rituali) non tollera cambiamenti nelle sue attività e nel mondo circostante.

La diagnosi precoce è il primo e fondamentale passo e necessita di un intervento di tipo specialistico. Può essere questo un ambito in cui i genitori singolarmente, così come la coppia genitoriale o la famiglia possono ricorrere ad un intervento di psicoterapia che sia di sostegno alla possibile insorgenza di paure e ansia così come di attivazione delle risorse di ogni singolo membro del sistema familiare. Nell’approccio sistemico-relazionale la famiglia del bambino affetto da autismo si trova a dover affrontare sfide importanti, sia quotidiane (nella gestione pratica del bambino, nella gestione di spazi e tempi dei fratelli del bambino, della coppia genitoriale…..) che nei momenti specifici che fanno da spartiacque nelle loro vite (il momento della prima diagnosi, il difficile cammino verso l’accettazione….)

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dott.ssa Caterina Taccone