La valutazione psicologica ai fini legali, peritali o assicurativi riguarda prevalentemente le perizie svolte in campo civile o penale (vedi CTU o CTP,) per valutare il danno psichico ed esistenziale, le capacità cognitive, l’ idoneità per le adozioni e gli affidamenti, l’ idoneità alla guida di autoveicoli o al porto d’armi.
La valutazione legale rientra nelle valutazioni psicodiagnostiche, ma essendo indirizzata ad uno scopo legale e non clinico, e non essendo il soggetto valutato il “referente finale” della valutazione stessa (che viene solitamente richiesta per essere utilizzata di fronte al giudice, o ad una commissione medico-legale), implica una attenta considerazione dei processi psicologici (dissimulazione, amplificazione, manipolazione) degli attori coinvolti nonchè della relazione psicologo valutatore / soggetto valutato.
E’ importante che i professionisti che se ne occupano si attengano a criteri formali e deontologici ed operativi nella raccolta delle informazioni e nella stesura della relazione ed è utile che abbiano svolto una formazione specialistica post lauream.
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