Per descrivere una qualità di vita “sana”, sono quindi necessari: benessere fisico, il benessere materiale, il benessere emotivo, ed infine il benessere sociale che si riferisce proprio alla qualità delle relazioni sociali prossimali e alla partecipazione alla vita di comunità più allargata.
E’ conseguente che il benessere psicosociale rappresenti un indicatore adeguato per conoscere il livello e le caratteristiche di qualità della vita delle persone di una comunità.
Molti strumenti studiano, appunto, le componenti specifiche che contribuiscono a costruire nei cittadini di una comunità il benessere psicosociale. Alcuni ( C.Ryff -1998 ) studiano fattori come l’autonomia, il controllo ambientale, la crescita personale, le relazioni positive, uno scopo nella vita e l’autoaccettazione come valori utili a costruire un senso di well being di una comunità.
Altri (C.Keyes -1998) individuano l’interazione sociale, la partecipazione alla vita di comunità, la conoscenza delle novità sociali e dei fenomeni presenti in cui si vive, come misure indirette del benessere dei cittadini.
Quest’ultimo autore in particolare descrive come cruciali:
L’Integrazione sociale
Cioè la misura in cui le persone sentono di avere qualcosa in comune con gli altri e di appartenere ad una comunità.
L’Accettazione sociale
Si riferisce alla misura in cui le persone nutrono fiducia negli altri, nella natura umana, e si sentono a proprio agio con gli altri.
Il Contributo sociale
Ovvero la valutazione del proprio valore sociale include la credenza di essere un membro vitale della società, con qualcosa di importante da offrire al mondo.
L’Attualizzazione sociale
Cioè la valutazione della persona circa l’andamento e le potenzialità della società. Corrisponde alla credenza che la società abbia delle potenzialità che si realizzano attraverso le istituzioni e i cittadini.
La Coerenza sociale
Si riferisce alla qualità dell’organizzazione del mondo sociale ed include il desiderio di conoscere la società e il suo funzionamento.
In questi giorni in Italia, con le elezioni, ci troviamo a ridosso di una data importante per la determinazione del destino politico e sociale dei prossimi anni, un appuntamento che avrà inevitabilmente un impatto su ciascuno di noi.
Da psicologi ci chiediamo in che misura i condizionamenti “respirati” quotidianamente a proposito della sfiducia nel futuro, della paura del diverso, della angoscia per la precarietà, abbiamo minato la nostra “salute psicosociale” nella misura della funzione partecipativa, del contributo e della attualizzazione sociale e quanto l’appuntamento del voto sia vissuto più come uno spunto di angoscia da evitare e rimuovere, con meccanismi difensivi di negazione e drammatizzazione, e non come una occasione per agire il nostro empowerment di cittadini , in qualità di “pezzi sani” di una comunità, capaci di esprimere quel senso di “poter fare” e di ”poter essere”.
Nel nostro lavoro con I singoli, come nella osservazione della società, promuoviamo e sosteniamo le risorse delle persone, in termini di resilienza, progettualità ed autodeterminazione, risorse che risiedono in ciascuno di noi e che spesso sono solo nascoste o addormentate. Ci auguriamo per il nostro Paese che queste risorse emergano a partire , appunto ,dalla consapevolezza delle sue parti sane.
Bibliografia
World Health Organization . World Health Organization Costitution. In: Basic documents. Geneva: World Health Organization-1948
Ryff CD, Singer BD: The contours of positive human health. Psychological Inquiry; 1998
Ryff CD. Happiness is everything, or is it? Explorations on themeaning of psychological well-being. Journal of Personality and Social Psychology, 1989